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AMI - Adesione campagna Minerali Clandestini

• Lunedì, 23 marzo 2015 •

Maendeleo-Italia ONLUS appoggia la campagna di Chiama l'Africa e CIPSI, sia suggerendo la firma della petizione ai suoi volontari e sostenitori che lavorando in rete con loro e con altri enti per coinvolgere politici italiani, "Minerali Clandestini", diventando partner attivo della campagna.

Per questo motivo proponiamo con entusiasmo l'aggiornamento diffuso da Chiama l'Africa.

"Negli scorsi mesi siamo stati a presentare la campagna a Ferrara, Gorizia e Trieste, nelle scuole e alla cittadinanza. Abbiamo lavorato molto in rete con i partner italiani e con EurAC per fare lobby nei confronti dei parlamentari italiani e dei nostri europarlamentari.

A livello italiano
Il 24 febbraio scorso, a livello italiano, dopo il primo importante risultato ottenuto con il parere approvato dalla Commissione politiche dell'Unione Europea, le senatrici Silvana Amati ed Elena Fissore hanno sollecitato l'esame della proposta di regolamento UE in Commissione Industria e Commercio, arrivando all'approvazione di una risoluzione che sottolinea e approva le nostre richieste.

Il prossimo 28 aprile è in programma un incontro, in una sala del Parlamento, con parlamentari e delegati dell'assemblea di EurAC. Abbiamo a disposizione diversi posti, se qualcuno fosse interessato a partecipare ci scriva a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A livello europeo
Abbiamo inviato una mail a 18 europarlamentari italiani, in vista di diversi incontri all'interno delle Commissioni Europee INTA (Commissione per il Commercio Internazionale) e DEVE (Commissione Sviluppo) sul tema della tracciabilità dei minerali, lavorando insieme a Maendeleo, Rete Pace per il Congo, CIPSI.
Anche la CIDSE (una rete internazionale cattolica di agenzie per lo sviluppo e la pace) si sta muovendo ed ha inviato al Parlamento Europeo, contestualmente, una lettera firmata dal più di 100 vescovi, richiedendo al Parlamento europeo un regolamento serio ed efficace, non "volontaristico", sulla tracciabilità dei minerali che provengano da zone di conflitto.
Due soli europarlamentari italiani, in commissione INTA, sono rimasti su posizioni negative rispetto alle proposte di modifica del regolamento sulle quali stiamo facendo pressione.
Ignazio Corrao, parte della Commissione Sviluppo (DEVE), ci ha chiesto informazioni supplementari.
L'iter procedurale a livello europeo sarà probabilmente più lungo del previsto. L'incontro delle Commissioni del 23 febbraio era il primo di una serie di 3, per cui seguiranno altri 2 incontri prima della presentazione in assemblea plenaria europea.
Intanto i parlamentari europei hanno ricevuto un invito ad un incontro di approfondimento, il prossimo 5 marzo, con Henri Muhiya, segretario della Commissione dei Vescovi congolesi per le risorse naturali (CERN-Kinshasa/DRC), che sarà a Brussels per incontrare politici impegnati sull'adozione del regolamento europeo di cui ci stiamo occupando.

Visibilità
Per quanto riguarda la visibilità della campagna, il 20 febbraio abbiamo partecipato ad una trasmissione su RAI3 alle 9,50 "Spazio libero" per spiegare Minerali Clandestini.

Diverse riviste sono entrate in contatto con noi e/o con CIPSI ed hanno pubblicato articoli.

Sul Web abbiamo raccolto per ora 1996 firme e la raccolta continua. Vi invitiamo a firmare, se ancora non lo avete fatto, ed a sollecitare i vostri amici sempre su www.change.org/p/minerali-clandestini

Circa altre 500 firme sono custodite in cartaceo
La pagina pubblica Facebook https://www.facebook.com/mineraliclandestini è molto visitata e aggiornata quotidianamente. Se non lo avete ancora fatto, visitatela (è possibile anche se non avete Facebbok, e linkatevi e condividete le info (se siete in Facebook)

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