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Io non respingo

Appello per tutela del diritto alla salute dei cittadini extracomunitari irregolari

Le disposizioni nazionali portate avanti in primo luogo dalla Lega Nord, che invitavano i medici dell'ospedale a denunciare i pazienti stranieri irregolari metteva in dubbio il diritto alla salute e alla vita dell'essere umano. La notizia di questo provvedimento aveva già di per sé determinato effetti devastanti scoraggiando quegli immigrati irregolari in difficoltà, malattia, gravidanze ecc. a richiedere le cure sancite dalla costituzione ad ogni individuo presente sul territorio nazionale.

Le scelte apparivano un grave passo indietro sul versante della tutela dei diritti e del vivere secondo regole condivise. Seppur si trattasse di aspetti legati alle politiche nazionali le associazioni firmatarie del territorio di Parma e provincia hanno sentito urgente la necessità di denunciare la pericolosa china che il nostro Paese e la nostra società stanno imboccando. Le 25 associazioni firmatarie hanno chiesto agli organismi destinatari che almeno nella città di Parma si faccia di tutto per evitare l'applicazione di tale provvedimento e rassicurare ai cittadini stranieri che nelle strutture sanitarie di Parma potranno ricevere le dovute cure senza alcun timore di delazioni e denunce. Per queste ragioni era stato organizzato il 5 marzo 2011 un presidio davanti alla Prefettura e la consegna simbolica dell'appello al Vice Prefetto Francesco Vinci.

I risultati ottenuti sono stati buoni, le associazioni aderenti all'appello sono state 25 (Legambiente Parma, a.p.s Le Giraffe, Rete dormire fuori, Gruppo diocesano giustizia, pace e solidarietà, Coordinamento pace e solidarietà, Gruppo mission, Comitato antirazzista, a.c. Wig Wag segnali d'allarme, Medici per l'ambiente, CGIL Parma, Muoversi non commuoversi, ADA - Associazione Donne Ambientaliste, Amici d'Africa, Ass. Altramarea commercio equo solidale, Ya Basta! Parma, circolo Il Borgo, ass. Natura e Vita (Felino), Kwa Dunìa, Associazione Mani, Amig@sMST - Italia (Movimento Sem Terra), CIAC - Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione di PR e Prov., Missionarie di Maria – Saveriane, Associazione Maendeleo-Italia ONLUS, Collettivo SPAM (studenti precari autorganizzati in movimento), Ass. El Dorado (Felino)

Dopo la positiva presa di posizione della Regione Emilia Romagna che aveva assicurato la non applicazione del decreto nelle proprie strutture, le associazioni firmatarie avevano comunque ritenuto di manifestare la propria denuncia contro i contenuti del decreto, sia al rappresentante dello Stato a Parma, sia alle istituzioni locali, attraverso il presidio.

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